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Superbonus, attenzione: il rischio è concreto. Bisogna regolarizzare questo aspetto (prima possibile)

Guerra al Superbonus, una circolare diffusa dall’Agenzia delle Entrate spaventa molti cittadini: ecco cosa c’è da sapere.

Tra le misure varate negli ultimi anni, una di quelle maggiormente discusse, forse la più divisiva insieme al Reddito di Cittadinanza, è senza ombra di dubbio il Superbonus. Oggi, la storia di questo incentivo si arricchisce di un ulteriore (poco gradito) capitolo. Attenzione, perché se non sei in regola, rischi parecchio.

Superbonus regolarizzare questo aspetto
Il tanto discusso Superbonus Ilcorrieredelleregioni.it

Non è un caso che il Governo presieduto da Giorgia Meloni abbia, in questo primo anno e mezzo di lavoro, smembrato le due riforme simbolo del Movimento 5 Stelle. Il Reddito di Cittadinanza, infatti, per anni è stato un supporto contro la povertà fornito a milioni di cittadini. Il Governo Meloni, però, lo ha sempre considerato uno spreco, un premio ai parassiti, e lo ha cancellato.

Discorso simile per il Superbonus. Il Governo presieduto da Giuseppe Conte lo aveva varato negli anni più difficili della pandemia da Covid-19. Com’è noto, il virus venuto dalla Cina non ha colpito solo la salute collettiva, ma anche l’economia. Negli intendimenti del Governo, il Superbonus doveva aiutare l’Italia a risollevarsi.

Superbonus: mettersi in regola al più presto

Con le cifre, ingenti, stanziate per il Superbonus, infatti, si pensava di aiutare il mondo dell’edilizia, tra i più colpiti dalla pandemia, ma anche di fornire un concreto aiuto ai cittadini per il miglioramento strutturale, ma anche termico ed ecologico delle proprie abitazioni. Non solo, si pensava anche a ridare quel decoro urbano che in molte zone d’Italia manca. Ora, però, il Governo Meloni lo ha spazzato via. E con questo provvedimento è iniziata una vera e propria guerra al Superbonus: ecco, allora, che per chi non è in regola su questo aspetto, potrebbero arrivare guai importanti.

Superbonus cosa si deve regolarizzare
Mettersi in regola col Superbonus: la circolare dell’Agenzia delle Entrate ANSA FOTO Ilcorrieredelleregioni.it

Secondo la circolare numero 13/E dell’Agenzia delle Entrate, i commi 86 e 87 dell’articolo 1 della Legge di bilancio 2024 introducono importanti modifiche riguardanti le variazioni dello stato degli immobili sottoposti a interventi ammessi al Superbonus. L’Agenzia delle Entrate, basandosi su specifiche liste selettive, verifica se è stata presentata la dichiarazione prevista dall’articolo 1, commi 1 e 2, del decreto del Ministro delle finanze del 19 aprile 1994, n. 70113, per le unità immobiliari che beneficiano degli incentivi.

Il comma 86, integrando le normative esistenti, conferisce all’Agenzia delle Entrate il potere di verificare, specificamente per le unità immobiliari che hanno usufruito del Superbonus secondo l’articolo 119 del decreto Rilancio, se i contribuenti hanno adempiuto correttamente agli obblighi di comunicazione. Qualora non fossero stati eseguiti o fossero stati eseguiti in modo scorretto, l’Agenzia può aggiornare la rendita catastale negli atti del catasto dei fabbricati.

Il comma 87 introduce invece un meccanismo per incentivare la conformità anche nei casi di mancata denuncia delle variazioni dello stato dei beni. Questo meccanismo permette ai destinatari delle comunicazioni di regolarizzare spontaneamente la propria posizione, evitando così potenziali sanzioni. In pratica, i soggetti che ricevono tali comunicazioni sono incoraggiati a correggere spontaneamente le loro dichiarazioni.

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