ECONOMIA

Casa in affitto, svolta epocale: adesso è davvero conveniente, ecco la novità

Se si prende una casa in affitto, ora c’è un modo conveniente e semplice per il proprietario e l’inquilino: ecco di cosa si tratta.

Affittare una casa è un’ottima alternativa, in linea generale, all’acquisto di un’abitazione. Oggigiorno, però, le cose si sono un po’ complicate, perché i proprietari chiedono parecchie garanzie.

Affitto casa, ecco perché ora è il momento propizio per farlo Ilcorrieredelleregioni.it

Questo, chiaramente accade perché talvolta capita di avere degli inquilini che si comportano in modo scorretto, causando danni. E quindi, ora c’è maggiore diffidenza e si chiedono maggiori certezze. A volte poi, le norme non sono chiarissime. Tuttavia, pare che ci sia una nuova soluzione che ovvi a questi problemi, e che può essere davvero utile nel caso in cui si debba prendere in affitto una casa. Ma qual è la soluzione che fa risparmiare soldi sia a chi affitta, sia a chi prende in affitto un’abitazione? Scopriamolo insieme.

Affitti, ecco l’intesa che consente di risparmiare denaro per entrambe le parti

Forse non ne avevi ancora sentito parlare, ma la soluzione conveniente potrebbe essere quella di un affitto a canone concordato. Scopriamo, più nel dettaglio, di che cosa si tratta.

Affitto casa, ecco perché adesso è conveniente Ilcorrieredelleregioni.it

Si tratta di un accordo che si stipula tra associazioni di proprietari e quelle degli inquilini. L’intesa in questione pone nuove norme per il canone di affitto. Se un proprietario decide di aderire a questa intesa locale, otterrà tutta una serie di benefici a livello fiscale. In primis, l’Imu subisce una riduzione del 25% dell’aliquota. In secondo luogo, si riduce anche l’IRPEF, così come l’imposta di registro. Inoltre, scende anche l’importo della cedolare secca, che va al 10%. I proprietari, così facendo, risparmiano molto all’anno.

Gli inquilini, per contro, ottengono affitti più bassi, detrazioni IRPEF che vanno da 247,90 euro a 495,80, in base al reddito totale. I contratti a canone concordato durano 5 anni (3+2) o 9 anni (7+2). Se si tratta di accordi temporanei, la durata è tra 1 mese e 18 mesi. Per gli studenti universitari, l’accordo va da 6 a 36 mesi. Il canone si stabilisce a seconda dell’area urbana in cui è sita l’abitazione, e a com’è l’abitazione in questione. Può dipende anche da se ci sia o meno l’ascensore, balconi, riscaldamento autonomo e molto altro ancora. L’intesa locale deve essere attestata a firma di proprietario, inquilino e enti competenti. L’ente, infatti, verifica che il contratto sia a norma. È dunque una soluzione che può agevolare sia il proprietario che l’inquilino che intende prendere la casa in affitto.

Anna Di Donato

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