Il gelato è uno degli alimenti estivi per eccellenza, ma quanto possiamo mangiarne e soprattutto quando? Tutto quello che c’è da sapere.
In estate la tentazione di trovare tregua dal caldo con un gelato fresco è fortissima, quindi è abbastanza frequente che si faccia uno strappo alla regola più volte nell’arco di una settimana. C’è però da chiedersi se si tratta di un’abitudine sana e se si può utilizzare il gelato come un valido sostitutivo del pasto.
La verità è che il gelato è un dolce relativamente poco calorico, soprattutto se messo a paragone con dolci a base di crema oppure con dolci e snack confezionati a livello industriale. Per questo motivo lo si può mangiare più spesso rispetto ai dolci di pasticceria, soprattutto se stiamo cercando di limitare il numero di calorie che assumiamo ogni giorno.
Il consiglio naturalmente è di optare per gelati alla frutta, notoriamente meno calorici di un gelato alla crema perché realizzati senza latte né panna, quindi meno calorici e più digeribili. Per queste caratteristiche i gelati alla frutta sono i più consigliati da consumare al mare allo scopo di velocizzare il processo digestivo e poter fare il bagno immediatamente dopo aver mangiato il gelato.
Quante volte a settimana si può mangiare un gelato?
In linea generale il gelato si può mangiare anche tre volte a settimana, soprattutto se si sceglie di consumare due palline di gelato (massimo 80 grammi) come fine pasto o merenda pomeridiana. Essendo meno calorici di molti dolci, snack e merendine, infatti, il gelato permette di soddisfare il palato senza far alzare il numero di calorie in maniera eccessiva.
Un discorso a parte invece per le coppe di gelato molto abbondanti, magari guarnite con frutta, panna e topping. Si tratta in quel caso di dessert estremamente calorici e di certo non vanno bene come “spuntino” oppure come dolce di fine pasto. Questo però non deve spingerci a pensare che possiamo sostituire sempre o spesso un pasto con un’abbondante porzione di gelato.
Il motivo è che il gelato non è un pasto equilibrato e offre pochissime proteine (nel caso dei gelati alla crema) se non praticamente zero (nel caso dei gelati alla frutta). Fa quindi aumentare il picco glicemico, cioè la quantità di zuccheri presenti nel sangue, senza offrire però un adeguato nutrimento al nostro organismo e provocando rapidamente attacchi di fame e di stanchezza nel momento in cui il picco glicemico si abbasserà. Bisogna fare quindi molta attenzione se si desidera sostituire un pasto intero con un gelato: lo si potrà fare pochissime volte a settimana, al massimo una.
